Il Segretario Sportivo: un’analisi con Mirco Zardini dell’Hellas Verona F.C. su questa figura professionale

Il ruolo, le competenze, le responsabilità e il percorso da seguire per come diventare Segretario Sportivo di un Club; queste le tematiche al centro dell’approfondimento con Mirco Zardini, Segretario Generale dell’Hellas Verona F.C. e Docente del percorso Manager Calcistico di Accademia dello Sport, su una delle figure cardini nell’organigramma delle Società Sportive.

Quali sono i compiti di un Segretario Sportivo? Di cosa si occupa durante la Stagione Sportiva?

“Il Segretario Sportivo è un soggetto versatile e proattivo, in grado di fornire supporto ai vertici societari, in particolare al Presidente, al Direttore Generale e al Direttore Sportivo e collabora con gli altri uffici operativi.

Il lavoro coinvolge diverse responsabilità, tra cui la gestione delle pratiche relative ai calciatori e agli allenatori dal punto di vista dei contratti economici, della modulistica trasferimenti, nella gestione delle squalifiche, dei ricorsi, delle pratiche internazionali con relativi premi di formazione, nell’organizzazione delle schede sanitarie e altre attività.

Ma non solo, opera anche nella coordinazione logistica delle partite e la gestione dei rapporti con le Federazioni, Leghe e altri Club.”

Quali sono le competenze che deve possedere per ricoprire questo ruolo nei Club e poter così lavorare in questo ambito?

“Essenziale è avere una solida comprensione delle normative FIFA e FIGC, insieme a ottime capacità relazionali e una grande precisione nel lavoro. È fondamentale essere in grado di prevedere e gestire gli imprevisti, lavorando efficacemente anche sotto pressione.”

Quali consigli daresti a chi volesse diventare Segretario Sportivo nel Calcio professionistico?

“Un percorso professionale ideale potrebbe iniziare con esperienze nei Settori Giovanili, dove la mole di lavoro è elevata ma offre preziose opportunità di formazione personale. Successivamente, ci si potrebbe orientare verso la prima squadra, dove pur diminuendo la quantità di lavoro, aumenta la qualità e la responsabilità delle mansioni gestite.”